Anche quest’anno abbiamo vissuto una notte magica. Una notte in cui affidarci ancora una volta al bosco, al fiume, al fuoco, alla terra, ma anche al buio, al silenzio ed ai suoni della notte, alla luna, alla condivisione e allo stare insieme. Una notte che per Radici nel Cielo sta acquisendo sempre più il senso ed il significato di un rito. Un rito di passaggio, di saluto e di ringraziamento che accompagna bambini, mamme e papà nella metamorfosi esistenziale che trasforma il tempo della fine in un nuovo inizio come la natura ci ha mostrato infinite volte nella nostra avventura quotidiana immersi nel selvatico. In questo arrivederci, anch’io in questa notte avevo tanti grazie da affidare al cielo.
Grazie Danae per la tua contagiosa voglia di vivere, per la responsabilità, ma soprattutto grazie per i tuoi momenti di “chiusura” e per i tuoi silenzi che abbiamo provato a vivere insieme. Grazie Mey e Luca per il vostro esserci gratuitamente e mai in discussione, per la fiducia incondizionata e per la vostra operosità generosa.
Grazie Valentino per la creatività, la curiosità, l’immensa sete di sapere ma soprattutto per le fatiche dell’incontro con l’altro e tutte le emozioni accese che abbiamo provato ad abitare insieme. Grazie Federica e Corrado per il vostro pensiero sempre costruttivo e generativo, per il sostegno costante ed il rispetto/riconoscimento delle bellezze ma anche delle fatiche di un’avventura come la nostra.
Grazie Martino per il tuo ingegnoso desiderio di “fare” e sperimentare, per la tua selvaticitá, ma soprattutto per i confronti e per le mediazioni che reciprocamente abbiamo provato a costruire. Grazie Betty e Claudio per la condivisione, il dialogo, la presenza ed il desiderio forte di sognare insieme.
Grazie mia piccola grande Agnes per la solarità, per il tuo entusiasmo, per la partecipazione che metti in questa nostra incredibile esperienza di vita. Grazie per le fatiche, per i confronti/scontri, per le meraviglie che tutti i giorni ci obbligano a (ri)metterci in gioco. Ma soprattutto grazie per esserti seduta ieri sera in riva al fiume a contemplarlo ed avermi così accompagnato in un piccolo momento solo nostro di intimità, connessione e pace. Istanti preziosi e troppo spesso dati per scontati o non cercati. Ne meriti molti, ma molti di più.
Grazie Marianna perché questo bellissimo viaggio con altre famiglie per noi non è solo gioie e bellezza, ma anche fatiche e complessità che ci portano ancora di più sulle montagne russe. Grazie perché, pur nelle difficoltà, continuiamo a sognare insieme riempiendo di speranza e luce la nostra vita.
Iinfine grazie a tutti noi perché questa notte, questo rito di passaggio, è quest’anno davvero una fine che si fa inizio. L’inizio di un nuovo viaggio che abbiamo coraggiosamente deciso di compiere ancora insieme, mettendoci in gioco con i nostri figli per l’avventura di istruzione parentale che ci vedrà protagonisti da settembre insieme a nuovi compagni di strada. E come pellegrini che si incontrano lungo il cammino per Santiago, esperienza che ho avuto la fortuna di vivere diversi anni fa, continuiamo a camminare ancora insieme seguendo le nostre stelle. Ultreya et suseya.
No Comments
Devi accedere per postare un commento.